Speranza, il ministro della salute, torna ad incitare l’utilizzo delle mascherine, che risultano essere ancora obbligatorie in alcuni luoghi.
Il suo appello vuole incitare i cittadini al rispetto delle norme di precauzione nei confronti del Covid. Ecco quanto ha dichiarato ai microfoni di Sky TGg 24. “Guai a pensare che la pandemia sia magicamente scomparsa, la circolazione del virus è ancora piuttosto elevata.”
L’abolizione del Green Pass ed anche l’utilizzo della mascherina al chiuso, è motivo di preoccupazione per il ministro della salute Speranza. Secondo il ministro, è importante mantenere “alta la guardia” per evitare di incorrere nuovamente in una ricaduta. Per questo motivo è importante “tenere elementi di attenzione, oltre la mascherina, un altro strumento essenziale sono i vaccini”.
“Usiamo la mascherina in tutte le occasioni in cui c’è un rischio di contagio. In alcuni casi c’è un obbligo di legge della mia ordinanza perchè i rischi sono molto più significativi, come nel mondo della sanità e tutti i luoghi al chiuso dove si svolgono eventi di sport e spettacolo. Per i luoghi di lavoro non c’è un obbligo normato ma le organizzazioni di rappresentanza hanno scelto di mantenere i Protocolli vigenti che indicano l’uso della mascherina come corretto”.
“Abbiamo individuato alcune categorie a cui è raccomandato anche il secondo booster – aggiunge il ministro- sono tutti coloro che hanno superato gli 80 anni, i residenti delle Rsa e coloro che hanno tra i 60 e i 79 anni con particolari condizioni di fragilità‘”.
Nonostante le preoccupazioni, Speranza dice anche che l’Italia ha “voltato pagina”, e la situazione risulta ad oggi essere più controllata rispetto a qualche mese fa.
La questione vaccini
Per far fronte all’emergenza Covid, sono state approvate già un mese fa dal ministero della Salute, Aifa, Iss e Css le nuove “quarte dosi”. Stando ai dati ufficiali del Governo finora si sono sottoposti alla quarta dose 150.777 cittadini immunocompressi e 324.093 altri soggetti sani senza particolari patologie pregresse.
È necessario “insistere con le terze dosi, che sono essenziali per proteggersi. Si tratta di un tema su cui mettiamo, anche in questo caso, la massima attenzione, in sintonia chiaramente con i territori che sono maggiormente coinvolti, e il sottosegretario Costa lo seguirà quotidianamente”.